Bioetica anticristiana. La Gran Bretagna si sta avviando oramai verso la legalizzazione dell’eutanasia. Non si è avuto il coraggio di farlo attraverso una legge del Parlamento e si è, quindi, optato per la soluzione ipocrita della via giudiziaria. Le direttive sono a detta di molti una vera e propria licenza di uccidere. Moltissime sono state le critiche anche da parte delle preoccupatissime associazioni a sostegno dei disabili.
Peter Saunders, del Care Not Killing Alliance, ha aspramente criticato le nuove esimenti senza mezzi termini: "Secondo le nuove regole chiunque prenderà parte ad un suicidio assistito, dichiarerà inevitabilmente di aver agito per compassione. Peccato che l’unico testimone in grado di conoscere come si siano realmente svolti i fatti, nel frattempo, sarà morto".
Richard Hawkes, direttore di Scope, ha denunciato: "Molti disabili sono spaventati, e con buon motivo, dalle possibili conseguenze di queste nuove regole. C’è un reale pericolo che le direttive del Director of Public Prosecutions possano tradursi in una pressione psicologica che spinga chi è affetto da disabilità a porre fine alla propria esistenza". Senza parlare dei possibili casi di abuso in cui la soppressione non consenziente del disabile venga poi giustificata dall’omicida attraverso un’inesistente motivo compassionevole.
Link agli articoli
Lo fai per compassione? La Gran Bretagna ti dà la licenza di uccidere, da Il Sussidiario
L'esperto: il figlio perfetto? Rimane un'illusione, da Il Sussidiario {16/3/10}
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