Anniversario di nascita. Clemens August von Galen divenne vescovo di Munster nel 1933. Durante il periodo nazionalsocialista si distinse per la sua ferma opposizione al regime nazista che provocò seri impedimenti a Hitler.
Il 3 agosto 1941 denunciò violentemente in un suo sermone il programma di «eutanasia» nazista visto come negazione del comandamento divino «non uccidere».
Le sue continue critiche portarono Hitler a sospendere il programma di uccisioni, dal nome convenzionale di Aktion T4, a danno di disabili psichici e fisici, promosso dall'ateo dottor Mengele.
La sua popolarità crebbe a tal punto che le sue omelie furono diffuse clandestinamente per tutta la Germania, arrivando anche nelle mani degli alleati i quali, per scoraggiare i soldati del Reich, fecero paracadutare sulle linee tedesche le sue denunce sulla violazione dei diritti dell'uomo.
Hitler decise di lasciar stare il vescovo di Münster, per poi pareggiare i conti dopo la vittoria finale. Si procedette, però, al tentativo di isolare Von Galen, arrestando tutti quelli che lo aiutavano, tutti quelli che approvavano quanto diceva e tutti quelli che diffondevano in qualunque maniera le sue omelie.
Ebbe rapporti stretti con Pio XI e Papa Pio XII lo elevò al rango di cardinale nel 1946. Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile nel 2003 e nel 2005 Von Galen è stato beatificato da papa Benedetto XVI.
I presunti silenzi di Pio XII
Qualcuno attacca ancora Pio XII per aver mantenuto una linea eccessivamente diplomatica con il regime nazista. Ciò che fu "prudenza" viene scambiato con "eccessiva diplomazia". Il caso delle decine e decine di persone deportate nei campi per la opposizione di un semplice Vescovo come von Galen dimostra quello che la Chiesa e gli storici sostengono rispetto all'operato di Pio XII. Egli fu prudente pubblicamente per non provocare effetti peggiori agli ebrei e ai cattolici tedeschi e salvaguardare l'operato della resistenza cattolica anti-nazista.
Anzi, come qui dimstrato dagli stessi protagonisti, fu proprio la resistenza tedesca a chiedere la prudenza el Pontefice.
Il 3 agosto 1941 denunciò violentemente in un suo sermone il programma di «eutanasia» nazista visto come negazione del comandamento divino «non uccidere».
Le sue continue critiche portarono Hitler a sospendere il programma di uccisioni, dal nome convenzionale di Aktion T4, a danno di disabili psichici e fisici, promosso dall'ateo dottor Mengele.
La sua popolarità crebbe a tal punto che le sue omelie furono diffuse clandestinamente per tutta la Germania, arrivando anche nelle mani degli alleati i quali, per scoraggiare i soldati del Reich, fecero paracadutare sulle linee tedesche le sue denunce sulla violazione dei diritti dell'uomo.
Hitler decise di lasciar stare il vescovo di Münster, per poi pareggiare i conti dopo la vittoria finale. Si procedette, però, al tentativo di isolare Von Galen, arrestando tutti quelli che lo aiutavano, tutti quelli che approvavano quanto diceva e tutti quelli che diffondevano in qualunque maniera le sue omelie.
Ebbe rapporti stretti con Pio XI e Papa Pio XII lo elevò al rango di cardinale nel 1946. Papa Giovanni Paolo II lo dichiarò Venerabile nel 2003 e nel 2005 Von Galen è stato beatificato da papa Benedetto XVI.
I presunti silenzi di Pio XII
Qualcuno attacca ancora Pio XII per aver mantenuto una linea eccessivamente diplomatica con il regime nazista. Ciò che fu "prudenza" viene scambiato con "eccessiva diplomazia". Il caso delle decine e decine di persone deportate nei campi per la opposizione di un semplice Vescovo come von Galen dimostra quello che la Chiesa e gli storici sostengono rispetto all'operato di Pio XII. Egli fu prudente pubblicamente per non provocare effetti peggiori agli ebrei e ai cattolici tedeschi e salvaguardare l'operato della resistenza cattolica anti-nazista.
Anzi, come qui dimstrato dagli stessi protagonisti, fu proprio la resistenza tedesca a chiedere la prudenza el Pontefice.
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