False accuse alla Chiesa. Su Avvenire un bellissimo articolo del sociologo e filosofo Massimo Introvigne, che, assieme a Philip Jenkins, professore di storia delle religioni e al Criminal Justice and American Studies at PSU, spiega come si è costruito lo scandalo pedofilia e quali siano i dati reali. "La discussione attuale sui preti pedofili – considerata dal punto di vista del sociologo – rappresenta un esempio tipico di «panico morale».
Ecco i veri numeri e la dimostrazione di come l'accusa infamante alla Chiesa sia macchiavellicamente costruita.
Quanti sono veramente i preti cattolici pedofili?
I "panici morali" non inventano l’esistenza di un problema, ma ne esagerano le dimensioni statistiche.
America. I dati più completi sono stati raccolti nel 2004 dall John Jay College of Criminal Justice della City University of New York, unanimemente riconosciuta come la più autorevole istituzione accademica degli Stati Uniti in materia di criminologia (non è un università cattolica).
Dal 1950 al 2002, 4392 sacerdoti americani (su oltre 109.000) sono stati accusati di relazioni sessuali con minorenni. Di questi poco più di un centinaio sono stati condannati da tribunali civili.
Molti sono anche i casi clamorosi di sacerdoti innocenti accusati, moltiplicatisi negli anni '90, quando alcuni studi legali hanno capito di poter strappare transazioni milionarie anche sulla base di semplici sospetti.
Inoltre lo studio nota il «declino notevolissimo» dei casi negli anni 2000, di cui il 78,2% di questi si riferisce a minorenni che hanno superato la pubertà.
Avere rapporti sessuali con una diciassettenne non è certamente una bella cosa, tanto meno per un prete: ma non si tratta di pedofilia.
Irlanda. Il cosiddetto Rapporto Ryan del 2009 – che usa un linguaggio molto duro nei confronti della Chiesa cattolica – su 25.000 allievi di collegi, riformatori e orfanotrofi nel periodo che esamina riporta 253 accuse di abusi sessuali da parte di ragazzi e 128 da parte di ragazze, non tutte attribuite a sacerdoti, religiosi o religiose, di diversa natura e gravità, raramente riferite a bambini prepuberi e che ancor più raramente hanno condotto a condanne.
Germania e Austria. In questi giorni c'è la caratteristica tipica dei «panici morali»: si presentano come «nuovi» fatti risalenti a oltre trent’anni fa, e in parte già noti. La denuncia di questi fatti- con una particolare insistenza su quanto tocca l’area di provenienza del Papa – sulle prime pagine dei giornali come fatti avvenuti ieri fa nascere un attacco concentrico che ogni giorno annuncia in stile urlato nuove «scoperte». Ciò mostra bene come il «panico morale» sia promosso da «imprenditori morali» in modo organizzato e sistematico.
Il caso che coinvolge il Papa.
Il tentativo di coinvolgere il Papa» è da manuale. Si riferisce a un episodio in cui un sacerdote di Essen, già colpevole di abusi, fu accolto nell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, di cui era arcivescovo l’attuale Pontefice nel 1980.
Il caso è emerso nel 1985 ed è stato giudicato da un tribunale tedesco nel 1986, accertando tra l’altro che la decisione di accogliere nell’arcidiocesi il sacerdote in questione non era stata presa dal cardinale Ratzinger e non gli era neppure nota, il che non è strano in una grande diocesi con una complessa burocrazia.
Perché oggi un quotidiano tedesco decide di riesumare il caso, e sbatterlo in prima pagina 24 anni dopo la sentenza?
Pedofilia e celibato.
Secondo gli studi di Jenkins, se si paragona la Chiesa cattolica degli Stati Uniti alle principali denominazioni protestanti si scopre che la presenza di pedofili è da 2 a 10 volte più alta tra i pastori protestanti, sposati, rispetto ai preti cattolici. Il problema allora non è il celibato.
Pedofilia e altre realtà oltre quella cattolica.
Nello stesso periodo in cui un centinaio di sacerdoti americani era condannato per abusi sessuali su minori, 6000 professori di ginnastica e allenatori di squadre sportive giovanili, quasi tutti sposati, veniva giudicato colpevole dai tribunali statunitensi.
Stando ai periodici rapporti del governo americano, due terzi circa delle molestie sessuali su minori non vengono da estranei o da educatori – preti e pastori protestanti compresi – ma da familiari. Dati simili esistono per numerosi altri Paesi.
Pedofilia e omosessualità.
Per quanto sia poco politicamente corretto dirlo, c’è un dato che è assai più significativo: per oltre l’80% i pedofili sono omosessuali, maschi che abusano di altri maschi.
E – per citare ancora una volta Jenkins – oltre il 90% dei sacerdoti cattolici condannati per abusi sessuali su minori e pedofilia è omosessuale.
Conclusione
Riesumare nel 2010 casi vecchi o molto spesso già noti, al ritmo di uno al giorno, attaccando sempre più direttamente il Papa – un attacco, per di più, paradossale se si considera la grandissima severità del cardinale Ratzinger prima e di Benedetto XVI poi su questo tema- dimostra come gli «imprenditori morali» che organizzano il panico hanno un’agenda che emerge sempre più chiaramente, e che non ha veramente al suo centro la protezione dei bambini.
Articoli correlati.
Preti pedofili: un panico morale, da Massimo Introvigne (www.censur.org).
Magister: ecco perchè usano gli scandali per attaccare la Chiesa, da Il Sussidiario.
Quegli attacchi al Papa teleguidati, da Il Sussidiario
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