venerdì 12 marzo 2010

Orrori dell'ateismo: 15 anni a chi protesta in Cina

Ateismo e Politica Liu Qingning, vice direttore della Commissione affari legali del Congresso provinciale del Guangxi, chiede al Parlamento di avallare una proposta di legge che punisce in maniera severissima chi presenta i suoi reclami al governo di Pechino. L'articolo di AsiaNews dimostra ancora una volta quale sia il grado di tolleranza di un paese comunista e ufficialmente ateo (vedi Wikipedia)


Liu Qingning prevede il carcere per coloro "che turbano la normale vita quotidiana o il lavoro dei leader governativi locali".

Rischierà 15 anni di carcere chi viene trovato a "cantare slogan, esporre striscioni, distribuire materiale stampato o scritto a mano, fare dei sit-in, bloccare le uscite degli edifici, occupare gli uffici delle petizioni, tentare il suicidio o farsi male da solo"". Per Liu, il minimo della pena per chi indulge in azioni del genere è "almeno tre anni di galera. Le petizioni illegali sono divenute un serio problema".

Internet ha reagito in massa contro la proposta.

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