sabato 18 maggio 2013

Anche il peggiore anticristiano è figlio di Dio


Come parlare di Dio oggi 
 
di Fabrice Hadjadj*
*Institut Européen d’Etudes Anthropologiques Philanthropos
 
 
da Avvenire 3/03/13
 
 
Prima della mia conversione, devo confessarlo, odiavo questa parola. Quando qualcuno diceva «Dio», mi sembrava che mettesse fine a qualsiasi discussione. Aveva introdotto con l’imbroglio un altro jolly nel mazzo di carte. Era un abracadabra, una formula magica e mi verrebbe da dire addirittura una «soluzione finale», con tutto ciò che può comportare di terrorizzante un’espressione del genere. Una soluzione finale

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