Orrori dell'anticristianesimo. Da Il Giornale una notizia che è tra il ridicolo e il comico. Il Fifpro, sindacato internazionale dei calciatori afferna: "Divieto di bestemmiare, la Figc toglie una libertà". L'avvocato Van Megen ha detto: "Ognuno ha il diritto ondamentale alla libertà di espressione, a volte questo diritto può essere spiacevole, come nel caso delle espressioni blasfeme, ma questo non toglie nulla al fatto che tutti abbiano il diritto di dire ciò che vogliono".
Ho appena inviato una e-mail a Van Megen con scritto: "Sei una testa di cazzo!". Tanto ognuno ha il diritto di dire ciò che pensa no?
Reazioni.
"Hanno perso una buona occasione per tacere" è il lapidario commento di Giovanni Petrucci, presidente del Coni, alla critica del sindacato internazionale dei calciatori.
"L'Associazione italiana calciatori non ha chiesto l'intervento della FifPro. Quando ne abbiamo discusso nell'ambito del Consiglio della Figc eravamo d'accordo sull'opportunità di dare un segnale positivo. C'è stato un dibattito sulla sanzione disciplinare e sull'opportunità di adottare la prova tv", ha detto Leo Grosso, vicepresidente dell'Associazione Italiana Calciatori e presidente della divisione europea della Fifpro. "Van Megen valuta la questione da un punto di vista giuridico, senza considerare il segnale che il calcio italiano ha voluto inviare con questo provvedimento".
E Demetrio Albertini, sindacalista e vicepresidente Figc: "Difendo con fermezza la scelta fatta dalla federazione sulle bestemmie. Penso ci sia un modo di comportarsi in campo che non prevede atti volgari e offensivi come le bestemmie: e a questa logica ho sempre cercato di ispirarmi nella mia carriera".
"Libertà d'espressione sì, ma nell'educazione - dice Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori - usare un linguaggio blasfemo non è libertà d'espressione, secondo me. Sono d'accordo invece sul fatto che si debba puntare sull'educazione più che sulla repressione".
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